Uno dei periodi più difficili
L’adolescenza è uno dei periodi più difficili della vita, sia dell’uomo sia della donna. Come tutti i ragazzi della mia età, anch’io mi sono accorta dei tre tipi di cambiamenti che sto subendo: fisici, psichici e di ruolo sociale. I cambiamenti fisici cambiano da ragazzi a ragazze, da individuo a individuo. A dirla tutta, nei primi mesi del mio cambiamento fisico, mi vergognavo e cercavo di coprirmi in tutti i modi possibili; poi ho capito che è normale il cambiamento e che, prima o poi, succede a tutti, quindi non c’è bisogno di definirsi “strani”.
Il vero cambiamento, però, è avvenuto in me dal punto di vista psichico e morale. Adesso mi sento più matura, più sicura di me a scuola e nella vita in generale, pronta ad affrontare gli ostacoli che mi pone la vita per diventare quello che voglio essere in futuro. Per quanto riguarda, invece, il mio cambiamento dal punto di vista sociale, sono cambiata molto anche per quanto riguarda questo aspetto. Se prima, nella cerchia dei conoscenti, includevo soltanto i miei familiari e i miei compagni di classe, adesso ho “allargato la cerchia” con nuovi amici di età diverse.
Non tutto, però, procede liscio come l’acqua; infatti, mi sto rendendo conto sempre di più che i rapporti coi miei genitori stanno cambiando. Adesso, anche se continuano ad essere la cosa più preziosa che ho, non cerco più contatti affettivi con loro, ma non perché mi vergogno dei giudizi degli altri, semplicemente perché non mi va, non so neanche io il motivo! Tuttavia, lasciando da parte i problemi che si vengono a creare con i genitori, mi ritrovo in una società piena di ragazzi che bevono e fumano “per calmarsi”, che diventano autolesionisti per qualche cotta adolescenziale finita male, che non capiscono che sono soltanto dei ragazzi e che devono godersi la giovinezza, invece di autodistruggersi.
Inoltre, nell’adolescenza, si tende a creare dei rapporti saldi con gli “oggetti tecnologici”, invece che con amici o familiari che sanno davvero aiutarci. Io cerco di creare dei rapporti saldi con persone e non con oggetti, tuttavia non posso fare a meno di alcuni di essi. Per quanto riguarda la televisione, non la guardo molto, tranne il TG o qualche programma per ragazzi, quindi non penso di esserne dipendente. Una mia vera e propria dipendenza, invece, è la musica. La musica mi fa sognare e mi fa tornare alla mente ricordi fantastici, ormai troppo lontani; ecco perché l’ascolto, per creare un legame fra me, quello che ho passato e il mio futuro. Il cellulare (e la tecnologia in generale) è un oggetto di cui nessun adolescente, compreso me, può fare a meno. E’ vero che a lungo andare può fare male, ma la tecnologia per me, ovviamente se utilizzata con responsabilità, può essere una cosa meravigliosa. Infatti, tramite vari social network, si possono conoscere nuovi amici o scoprire qualcosa che può cambiarci la vita (musica, cinema, ecc.). Concludo dicendo che la tecnologia è bella, ma deve essere utilizzata con moderazione e maturità, perché Internet è come una grande città e se non la si conosce benissimo si ci può perdere o farsi seriamente male.
Giulia Cacciatore 3 A