“In guerra per amore” di Miriam Nobile 3^B
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In guerra per amore
Pochi giorni fa a scuola, la preside ha invitato noi alunni alla visione del film “In guerra per amore”, ambientato in Sicilia nel 1943. Questo film parla di guerra, di mafia, ma secondo me il tema principale è l’amore, perché tutto inizia quando Flora, promessa in sposa a Carmelo, ama solo e unicamente Arturo Giammarresi. Flora pensa che se Arturo andava da suo padre in Sicilia a chiedere la sua mano tutto sarebbe andato per il meglio, con la seria possibilità che si potevano sposare. Ecco che inizia il racconto: dopo che Flora dice ciò che aveva pensato ad Arturo, lui le risponde che in Sicilia era scoppiata la seconda guerra mondiale e, dopo aver riflettuto, risponde a Flora che per consolidare il loro amore farà di tutto per sposarla. Quella sera stessa incontra Philip, il comandante di una truppa americana, e parlando con lui Arturo pensa che ha una sola possibilità per arrivare in Sicilia: quella di arruolarsi nell’esercito americano per poi andare in guerra proprio nella città dove potrà finalmente chiedere la mano di Flora.
Ecco che Arturo entra a far parte dell’esercito e in poco tempo fa amicizia con il tenente e gli spiega il vero motivo per il quale si è arruolato nell’esercito, solo per amore, e anche il tenente gli dice che è in guerra per amore, per amore del proprio paese. Dopo pochi mesi, partono dall’America e arrivano in Sicilia dove li aspetta don Calò, il sindaco di Crisafulli, un piccolo paesino della Sicilia; don Calò spiega ai nuovi arrivati che lui nella sua città non vuole morti e che per questo l’esercito italiano si arrenderà. Dopo che don Calò li fa entrare nella città, tutti li accolgono con grande felicità. In quel piccolo paesino, la situazione era difficile perché, a causa dei bombardamenti, molte persone morivano sotto le macerie. Arturo, dopo pochi giorni, venne a sapere che il padre di Flora viveva lì vicino; il tenente, in segno di grande amicizia, dà la sua giacca di ufficiale ad Arturo in modo che gli porti fortuna. Arturo va a trovare il padre di Flora che stava quasi per morire ed iniziano a parlare e cosi gli spiega la ragione della sua visita: vuole sposare sua figlia.
Subito dopo esce dalla casa del padre e scrive una lettera a Flora dicendole che dopo pochi mesi sarebbe ritornato per poterla sposare. In quell’arco di tempo, il tenente Philip scrive una lettera al presidente Roosevelt dove gli esponeva che in Sicilia si stava riaffermando la mafia. Lo stesso giorno il tenente venne rapito e ucciso e fu ritrovato poche ore dopo; appena Arturo arrivò sul luogo dov’era il cadavere del suo amico, afflitto si chiedeva chi poteva essere stato, perché tutti si mostravano simpatici con lui o così si pensava. Dopo pochi minuti, andò alla caserma dove trovò la lettera, l’aprì e iniziò a leggere: ecco chi poteva essere l’assassino pensò, nella lettera che il tenente doveva inviare al presidente Roosevelt spiegava che in Sicilia si era riaccesa la mafia e che la dovevamo fermare; fu allora che Arturo si incaricò di portare personalmente la lettera alla casa Bianca.
Dopo pochi mesi, raggiunse la casa Bianca dove viveva il presidente Roosevelt. Appena arrivato, un militare al posto di guardia gli disse che il presidente era impegnato, ma lui replicò che avrebbe aspettato. Nel frattempo Flora lo raggiunse e aspetteranno insieme il momento in cui il presidente li farà entrare alla casa Bianca.
In questo film, secondo me, si evidenza il rapporto d’amore che c’era tra Flora e Arturo, lui ha sempre continuato a cercare il padre di Flora finché non l’ha trovato per potere sposare Flora. Quindi l’amore di una giovane coppia che si afferma e vince rispetto alla tragedia della guerra. Secondo me la morale di questo film è quella che quando vogliamo veramente una cosa dobbiamo lottare per averla.
Miriam Nobile 3^ B