“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”
In occasione della ricorrenza mondiale de “Il giorno della memoria”, momento rievocativo della Shoah di giorno 27 gennaio p.v., giovedì 26 gennaio, alle ore 10.00, presso la sala conferenze “Paolo Emiliani Giudici” di via Pola, si terrà un incontro di formazione e studio per le terze classi (3^ A e 3 B^) della scuola secondaria di primo grado che, nell’anno in corso, studieranno la seconda guerra mondiale e il tragico evento della Shoah. All’incontro di formazione saranno presenti Giuseppe Cammarata, responsabile provinciale dell’ANPI, e il sig. Calogero Giardina, testimone e deportato nei campi di concentramento in Germania. Verrà proiettato un documentario: “I ragazzi di villa Emma”, sulla resistenza e la lotta partigiana alle persecuzioni antisemite da parte dei nazi-fascisti. Il sig. Calogero Giardina racconterà la sua esperienza di prigioniero e di deportato nei campi di lavoro in Germania. Seguirà un confronto dibattito a cura del responsabile provinciale dell’ANPI e del prof. Tonino Calà, docente di Cittadinanza e Costituzione.
Il giorno successivo, venerdì 27 gennaio, giornata ufficiale dedicata alla rievocazione dell’olocausto, accogliendo l’invito rivolto alle scuole dall’Amministrazione comunale, gli alunni delle terze, quarte e quinte della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, alle ore 11.00, si recheranno al Cine Teatro “Manfredi” per visionare il film “Il viaggio di Fanny”, in uscita nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Una storia vera che narra le vicende e le peripezie della dodicenne Fanny Ben-Ami, alla guida di un gruppo di ragazzi che sfuggono alle persecuzioni e alle torture dei nazisti, riparando in Svizzera. Storia di una ragazza ebrea che insieme alle due sorelle era stata separata dai suoi genitori, vivendo la disperazione dell’abbandono forzato e della violenza crudele dei nazisti. La Svizzera terra di pace e neutralità, luogo di accoglienza che salva i ragazzi.
“Il giorno della memoria” è stata istituita con apposita risoluzione (la risoluzione 60/7) dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione dell’Onu era stata anticipata dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000, emanata e promulgata dal parlamento italiano, in considerazione della particolare sensibilità della nostra nazione coinvolta, nel bene e nel male, in fatti storici tragici che l’avevano vista protagonista. La scelta è ricaduta sul 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Come recitano gli articoli 1 e 2 della legge succitata: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Con l’occasione, la dirigente scolastica prof.ssa Alessandra Camerota invita tutti – alunni, genitori e docenti – a fare una riflessione collettiva e afferma: “Tale memoria diventa occasione per educare i nostri allievi alla cultura della pace e della tolleranza, alla cultura del rispetto di ogni forma di diversità, di razza, di cultura, di religione, di ideologia. L’istituzione scolastica, quale suo precipuo scopo educativo, si fa carico di conservare e di rinnovare il grande significato simbolico e culturale di tale iniziativa rievocativa, a futura memoria, nella consapevolezza civica che le tragedie della storia vanno studiate e capite, monito per prevenire ed evitare simili e terribili sciagure alle giovani generazioni”.
Ufficio stampa dell’Istituto comprensivo “Paolo Emiliani Giudici”
(prof. Tonino Calà)