INCONTRO CON ENZO RUSSO di Paolo Caltagirone 3^B
INCONTRO CON ENZO RUSSO
Noi alunni dell’istituto comprensivo “P. Emiliani Giudici” di Mussomeli abbiamo aderito anni fa ad un progetto “Io ho scelto” e giorno 9 marzo del corrente anno abbiamo avuto l’onore di ospitare nella nostra scuola il suo fondatore lo scrittore Enzo Russo. Si è discusso a lungo su come il bullismo possa essere prevenuto o comunque combattuto. Nel complesso, ci spiegava il dott. Russo, il bullismo rappresenta un abuso sistematico di potere da parte del/i ragazzo/i che si rendono autori di prepotenze ai danni di uno o più compagni di scuola. È possibile riconoscere come “prepotenza” qualunque aggressione, esplicita o nascosta, qualunque umiliazione o intimidazione perpetrata da uno o più ragazzi ai danni dei compagni. Le prepotenze possono essere poste da singoli alunni ma generalmente vedono il coinvolgimento del gruppo dei compagni che operano a sostegno del bullo o partecipando attivamente alla prevaricazione o isolando la vittima e mostrandosi indifferenti nei suoi confronti. Talora il gruppo viene manipolato dal prepotente affinché più compagni partecipino alle prepotenze o molestino la vittima al posto del bullo. Gli atti di bullismo avvengono prevalentemente nel contesto scolastico, tuttavia in misura crescente le prepotenze vengono realizzate anche sui social network (ad esempio attraverso la pubblicazione in rete di filmati che riprendono le prevaricazioni) o vengono messe in atto per mezzo delle tecnologie (uso di sms, chat-line, e-mail). In queste situazioni si parla di cyber bullismo. Lo scrittore ha raccontato così diversi episodi di ragazzi vittime di cyber bullismo nelle scuole della provincia; poi noi ragazzi abbiamo portato testimonianza di alcuni fatti accaduti nel nostro istituto. Molti dei compagni hanno posto delle domande allo scrittore, il quale ha messo in evidenza il delicato compito assegnato alle istituzioni e alla scuola cioè quello di prevenire e contrastare il bullismo, ma anche di trasmettere valori quali il rispetto della persona, della convivenza civile, del confronto non aggressivo.
È opportuno, però, ricordare che la funzione di educazione e formazione degli insegnanti non può essere realizzata appieno se non vi è la totale collaborazione dei genitori. Infatti, la nostra dirigente scolastica Alessandra Camerota ha espresso la volontà di incontrare anche i genitori affinché non vengano minimizzati i problemi legati alla nostra crescita evolutiva. Infatti, i genitori debbono acquisire conoscenza e consapevolezza dell’esistenza e della gravità del fenomeno e quindi devono stabilire un dialogo franco ed aperto con i propri figli ma anche vedere nei docenti gli alleati del processo educativo.
Il dibattito avvenuto tra noi ragazzi e il dott. Enzo Russo è stato interessantissimo e ci auguriamo che presto ci venga a trovare nuovamente perché i suoi consigli sono stati molto preziosi e ci hanno fatto capire che “l’unione fa la forza” ed insieme possiamo sconfiggere e contrastare il bullismo.
Paolo Caltagirone 3^ B