“Attività formativa con il 118” di Sofia Mingoia
Giorno 10 aprile 2019, al plesso “Padre Pino Puglisi” della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Paolo Emiliani Giudici” di Mussomeli, si è tenuto un incontro formativo per gli alunni delle classi del corso B e C dello stesso plesso, in collaborazione con il C.O. SUES 118 di Caltanissetta. Istruttori e formatori di questa esperienza con gli alunni sono stati Sebastiano Nisi ed Enzo Schifano che hanno spiegato in modo conciso e semplice cosa fare in una situazione di pericolo per la vita di una persona che ci sta accanto. Inizialmente, hanno illustrato una parte teorica attraverso delle diapositive, molto interessanti, sullo stato d’urgenza e/o d’emergenza, in quest’ultimo caso quando mancano le tre funzioni vitali di un uomo: la coscienza, la respirazione e il battito del cuore che sono compromessi; nel caso di urgenza non lo sono ma potrebbero compromettersi. Successivamente, ci hanno illustrato delle situazioni di pericolo che possono accadere nel corso della vita di un uomo, dall’arresto cardiaco e dall’ostruzione di un corpo estraneo delle vie aeree alla perdita di coscienza e altri esempi che possono essere una minaccia per la vita, che necessitano di farci chiedere aiuto a degli esperti. L’evento è stata organizzato dal docente Angelo Alfano che ha organizzato l’incontro per far capire che tutti abbiamo la possibilità di salvare delle vite umane. Un secondo momento di formazione è stato dedicato alla parte pratica nella quale gli istruttori ci hanno spiegato cosa fare nel caso ci trovassimo in un momento di primo soccorso, cioè il momento in cui si deve intervenire da soli senza l’aiuto di persone competenti per salvare una vita in una situazione di emergenza. La prima azione da fare è chiamare il 118 (che dall’anno 2020 diventerà 112, numero unico di emergenza dell’Unione Europea attivo, almeno parzialmente, in tutti gli stati europei) e, mentre aspettiamo l’arrivo dei soccorsi, dobbiamo valutare lo stato di pericolo della persona che ci troviamo davanti. Se è incosciente e non respira dobbiamo eseguire un massaggio cardiaco e la ventilazione, tramite la respirazione bocca a bocca, e se ci è possibile dobbiamo utilizzare un defibrillatore, altrimenti bisogna rifare il massaggio cardiaco; inoltre dobbiamo tenere una posizione di sicurezza, per far respirare l’infortunato liberamente. Quando chiamiamo il 118 bisogna rispondere alle domande dell’operatore e dare tutte le informazioni possibili, si devono dare chiarimenti sul luogo da dove si sta chiamando, il motivo della chiamata, come è avvenuto il fatto citato, notizie sullo stato di salute della/e vittima/e, ecc.; è necessario lasciare il telefono libero per permettere all’operatore di poterci richiamare, se necessita di più informazioni. Al 118 ci sono dei “codici colore” che definiscono la gravità dell’emergenza e/o dell’urgenza e sono rosso quando lo stato è gravissimo, giallo per le urgenze gravi, verde per quelle meno gravi ed infine bianco (non critico), quando non c’è un’emergenza né un’urgenza. La scuola, avendo appreso tutte queste informazioni utili per salvare tante vite umane, ringrazia per l’attività formativa il 118 e spera che vi siamo altri incontri utili come questo.
Sofia Mingoia 1 C