“Fase 2: tra distanziamento sociale e graduale ritorno alla normalità” di Desiree Carrubba 3 B
Fase 2: tra distanziamento sociale e graduale ritorno alla normalità
Abbiamo vissuto un’esperienza inimmaginabile: una “pandemia da Covid-19”. Di punto in bianco ci siamo ritrovati catapultati in una realtà che non ci apparteneva: obbligati a stare chiusi ognuno nelle proprie case, lontano da tutti gli affetti più cari, amici e parenti. Ci hanno chiesto di farlo per il bene di tutti e l’abbiamo fatto dimostrando, dai più piccoli ai più grandi, maturità, pazienza, spirito di collaborazione e tanta, tanta forza di volontà.
Non è stato facile per nessuno: i più piccoli si sono ritrovati disorientati, privati della loro quotidianità, della loro routine, delle piccole gioie quotidiane a cui erano abituati; i più grandi, ancora più destabilizzati poiché molti hanno visto le loro vite stravolte soprattutto perché “costretti” a non poter lavorare.
Hanno dovuto chiudere tutte le attività commerciali, tranne supermercati e farmacie, per garantire i beni di prima necessità. L’Italia si è letteralmente fermata, da nord a sud, dalle grandi metropoli urbane ai piccoli paesi come il mio.
Adesso, lentamente, stiamo riprendendo in mano le nostre vite e ci troviamo ad affrontare la cosiddetta “fase 2”. In cosa consiste? Cosa cambierà? Torneremo alla normalità?
Fase 2 vuol dire riprendere lentamente e con le dovute cautele, un graduale ritorno alla normalità, che non sarà più la stessa di prima, perché per il bene di tutti sarà necessario mantenere ancora il cosiddetto “distanziamento sociale” per evitare ulteriori e nuovi contagi.
Ciò causa una grande paura e tanta tristezza, ma la speranza è che le persone, dopo la quarantena forzata, tornino a vivere, ad uscire dalle proprie case con la consapevolezza che distanti ma uniti ce la possiamo fare; l’Italia ha dimostrato di essere un Paese consapevole e responsabile.
Nonostante tutto proverà, anzi tornerà a rialzarsi più forte di prima, aiutando chi è in difficoltà senza lasciare indietro nessuno perché siamo tutti sulla stessa barca, pronti a remare verso un’unica direzione: tornare a vivere ed essere consapevoli che tutti siamo stati chiamati ad affrontare una prova alla quale nessuno di noi era pronto.
Desiree Carrubba 3 B